Chi era Joseph Hubertus Pilates?
Nato in Germania (1880-1967) e, da bambino, assai gracile, malato d’asma e di rachitismo, decise di diventare mentalmente e fisicamente “forte”! Praticò body building, nuoto, sci, ginnastica, pugilato e coltivò particolare interesse persino per l’acrobatica circense.
Operò in qualità di istruttore di autodifesa e, prigioniero durante la Prima Guerra Mondiale, si dedicò con costanza e metodo allo studio di programmi di allenamento per sè stesso e per i suoi compagni, oltre che alla realizzazione di attrezzi rivoluzionari consistenti in sistemi di molle da collegarsi alle estremità dei letti, progettati per poter far eseguire esercizi riabilitativi ai compagni allettati, menomati da ferite ed immobilizzati da tempo.
Terminata la guerra, lavorò per la polizia di Amburgo in qualità di addestratore fisico delle reclute e, trasferitosi a New York a cavallo fra il 1925 ed il 1926, fu lì che, perseverando nel progettare e realizzare attrezzi e macchinari per l’esercizio fisico e la rieducazione, continuò a sviluppare e perfezionare il suo originale metodo di allenamento, pervenendo ad ottimizzare un sofisticato, completo ed efficacissimo sistema comprendente centinaia di esercizi differenti, dai più semplici ai più complessi.
Nel 1926, diventato, ormai, quel singolare “genio del movimento” che tutti oggi riconoscono, aprì il suo primo studio a New York, dando vita ad un’attività che continuò a svolgere fino al 1967, anno in cui tragicamente morì.
Alla sua scomparsa, il suo studio e la sua opera furono portati avanti dalla moglie Clara e dalla sua allieva prediletta e stretta collaboratrice Romana Kryzanowska.
J.Hubertus Pilates al lavoro
Nato in Germania (1880-1967) e, da bambino, assai gracile, malato d’asma e di rachitismo, <strong>decise </strong>di <strong>diventare mentalmente</strong> e<strong> fisicamente </strong>“<strong>forte</strong>”! Praticò <strong>body bu</strong><strong>ilding</strong>, <strong>nuoto,</strong> <strong>sci</strong>, g<strong>innastica</strong>, <strong>pugilato</strong> e coltivò particolare interesse persino per l’<strong>acrobatica circense</strong>.
Operò in qualità di <strong>istrutto</strong><strong>re </strong>di <strong>autodifesa</strong> e, prigioniero durante la Prima Guerra Mondiale, si dedicò con costanza e metodo allo <strong>studio </strong>di <strong>programmi </strong>di <strong>allenamento</strong> per sè stesso e per i suoi compagni, oltre che alla <strong>realizzazione</strong> di <strong>attrezz</strong><strong>i</strong> <strong>rivoluzionari</strong> consistenti in sistemi di molle da collegarsi alle estremità dei letti, progettati per poter far eseguire <strong>esercizi riabilitativi</strong> ai <strong>compagni allettati</strong>, menomati da ferite ed <strong>immobilizzati</strong> da tempo.
Esercizio con Joseph Hubert Pilates
Terminata la guerra, lavorò per la polizia di Amburgo in qualità di <strong>addestrator</strong><strong>e fisico</strong> delle reclute e, trasferitosi a New York a cavallo fra il 1925 ed il 1926, fu lì che, perseverando nel progettare e realizzare <strong>attrezzi</strong> e <strong>macchinari </strong>per l’<strong>esercizio</strong><strong> fisico</strong> e la<strong> rieducazione</strong><strong>,</strong> continuò a<strong> sviluppare</strong> e <strong>perfezionare</strong> il suo <strong>o</strong><strong>riginale m</strong><strong>etodo</strong> di allenamento, pervenendo ad ottimizzare un <strong>sofisticato</strong>, <strong>comple</strong><strong>to</strong> ed <strong>efficacissimo </strong><strong>sistema</strong> comprendente <strong>centinaia </strong>di <strong>esercizi</strong> differenti, dai più semplici ai più complessi.
Nel 1926, diventato, ormai, quel singolare “genio del movimento” che tutti oggi riconoscono, aprì il suo primo studio a New York, dando vita ad un’attività che continuò a svolgere fino al 1967, anno in cui tragicamente morì.
<a href=”http://www.pilatesinsardinia.com/wp-content/uploads/2010/05/3.jpg”><img class=”alignleft size-thumbnail wp-image-64″ style=”margin-left: 0px; margin-right: 10px;” title=”una delle macchine di Pilates” src=”http://www.pilatesinsardinia.com/wp-content/uploads/2010/05/3-150×150.jpg” alt=”” width=”150″ height=”150″ /></a>Alla sua scomparsa, il suo studio e la sua opera furono portati avanti dalla moglie Clara e dalla sua allieva prediletta e stretta collaboratrice <strong>Romana Kryzanowska</strong>.